di Stefania De Michele
Sgarbi all’EXPO: “ Amo le torte capolavoro di Anna Gardu artista di Oliena ”
All’Expo avremo un settore di artisti sardi, pochi ma buoni. Esporrà una meravigliosa artista, nel senso letterale del termine.
Aggressivo, futurista, roboante, Vittorio Sgarbi è un personaggio ‘politically incorrect’. Intervistarlo su qualsiasi argomento rischia di diventare un terno al lotto. Incontro ad alto rischio con Vittorio Sgarbi, ospite degli studi di Agon Channel. Senza timore di essere ridondante lui è uno che, nel curriculum vitae, può scrivere: assessore alla Rivoluzione e alla Cultura del Comune di Urbino. E può anche ritagliarsi cinque minuti in tv, gridando ‘capra’ all’indirizzo del suo interlocutore, da Aldo Busi a Beppe Grillo non fa differenza. Può persino permettersi di lanciare un accorato appello sul piccolo schermo:
“Libertà, anche di darla!”, parlando degli scandali sessuali in politica. E’ tutto pronto per il punto su Expo 2015 a Milano. Sgarbi è consulente di Roberto Maroni, governatore della regione Lombardia, per le Belle Arti. Il suo programma da 2 milioni di euro prevede un tour tra 17 padiglioni, dedicati alle ‘bellezze meneghine’.
Un viaggio alla scoperta di Bramante e Raffaello, Leonardo e Michelangelo, attraverso i luoghi e i monumenti della città. Mi fa aspettare un’ora in studio, a Tirana. Dall’altra parte del Mar Adriatico, e ancora poco più in là, il cameraman attende paziente nello studio dell’abitazione romana del critico d’arte per il collegamento satellitare. Alla fine Sgarbi si sistema in poltrona e inizia lo show. Non trascende, almeno non troppo, e gliene sono grata. Le sue sono parole in libertà, come il genere poetico di Marinetti, che però sanno come toccare le corde dell’immaginario.
Sa che sono isolana e riserva un cenno speciale al brand locale: “All’Expo avremo un settore di artisti sardi, pochi ma buoni. Esporrà una meravigliosa artista, nel senso letterale del termine, che si esprime però con le torte: Anna Gardu di Oliena, che realizza capolavori di arte dolciaria”. Era stato proprio Sgarbi, l’anno scorso, in qualità di presidente di giuria, a decretare la vittoria dell’olianese all’edizione 2014 del Premio Pio Alferano. Il resto della conversazione scivola su una china pericolosa. E’ passionario Sgarbi e ne fa mestiere. Non manca di ribadire l’imbecillità di chi ha impedito il trasporto dei Bronzi di Riace a Milano per l’Expo e la bruttezza (secondo lui) della mostra “Arts&Food”, curata dal collega genovese, teorico dell’Arte Povera, Germano Celant. “Fa schifo – sostiene Sgarbi – e costa troppo”. Si addolcisce, tornando a noi e alle torte di Anna Gardu: “Lo sa – dice – che io vengo spesso in Sardegna? E ho pure una figlia albanese”. Sono salva. Grazie a Dio esistono le synchronicities.